Alienum phaedrum torquatos nec eu, vis detraxit periculis ex, nihil expetendis in mei. Mei an pericula euripidis, hinc partem.

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Centro Pastorale Missionario della Diocesi di Roma / Dal mondo  / Per un abbraccio così ne valeva la pena!

Per un abbraccio così ne valeva la pena!

Paola Garbini Siani, missionaria laica di Roma, è rientrata in Burkina Faso il giorno successivo agli attentati che hanno sconvolto la capitale Ouagadougou. Appena arrivata ci ha inviato il seguente messaggio. Paola è responsabile di un centro per bambini bisognosi e sordomuti, il Centro Effatà, da lei stesso fondato in collaborazione con i missionari Pavoniani.

Carissimi,

sono arrivata a Ouagadougou dopo tante incertezze. Prima della partenza non davano l’ok per l’atterraggio… fremevo con le valige sulla porta in continuo contatto con il capo area dell’aeroporto, in attesa di sapere se arrivata allo scalo a Casablanca avrei potuto proseguire… ma nonostante tutte le incertezze e le paure, dopo 18 ore di viaggio sono arrivata la mattina del giorno dopo a Saaba. L’aereo su cui ho viaggiato era pieno dei parenti delle vittime del terribile massacro: erano francesi tedeschi austriaci… Del famoso caffè italiano “Cappuccino” conoscevo benissimo il proprietario, un italiano che aveva realizzato un bel locale; passavamo lì quando si andava al mercato per le spese, per gustarci un buon caffè italiano. Ora è tutto distrutto e ci sono state più di 10 vittime nel suo locale. Sono entrati all’improvviso, sparando all’impazzata; tragedia grande anche per il poveretto a cui hanno ucciso la moglie, che io conoscevo bene, la suocera e il figlioletto di 9 anni. C’è lutto nazionale e con tutti i feriti ricoverati negli ospedali si spera non aumenti il già doloroso bilancio delle vittime.

Il popolo burkinabe è triste; dopo le prime elezioni democratiche del 29 novembre scorso, avvenute dopo una dolorosissima dittatura durata 28 anni, vuole solo ricominciare la non facile ricostruzione della nazione e desidera unicamente la pace: loro non c’entrano niente con questo triplice attacco nel cuore della capitale… è gentaglia impazzita che viene da fuori. Hanno fatto la stessa cosa che a Bamako, la capitale del Mali: hanno colpito infastiditi dalla pacifica convivenza in questo paese tra cattolici e mussulmani… non vogliono che questo avvenga. Ce l’avevano a morte con il “popolo della croce” – il martirio e la persecuzione dei cristiani non e finito – e soprattutto volevano colpire ancora una volta la Francia e i francesi che qui sono ancora numerosi.

Sorelle e fratelli cari, non resta che pregare. Vi abbraccio di cuore. Abbracciate per me Don Michele e rinnovo la mia filale devozione al mio vescovo mons. Lojudice che mi ha fatto sentire meno l’orfanezza dopo la partenza di mons. Zuppi.

Grazie di come mi volete bene e restiamo unitissimi nella preghiera reciproca.

Paola

PS: 18 ore di viaggio e di paure, ma per un abbraccio così ne valeva la pena!

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