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Dalla Veglia Missionaria al Burkina Faso: la prima lettera di Dina e Odette.

Ouagadougou 9 dicembre 2021

Carissima Suor Elisa,

Eccoci a darle nostre notizie sul viaggio in Burkina Faso e poi a Dio piacendo in Congo.

Il nostro ritardo nello scrivere è dovuto ai tanti problemi, anche di connessione, che si incontrano quando si arriva in un nuovo Paese e soprattutto in Africa, ma con tanta pazienza e tenacia si arriva all’essenziale.

Siamo alloggiate presso il Centro di Medicina di don Orione nella periferia di Ouagadougou la capitale del Burkina Faso. Qui facciamo esperienza di quanto bene questa Comunità riesce a fare tra i poveri di questa città.

Il nostro primo impatto con la realtà è stato quello di vedere con quanta dignità la gente vive la povertà, e possiamo dire anche la miseria per quelle persone che a causa del terrorismo sono costrette a lasciare i loro villaggi, le loro case e riversarsi nelle città senza nessun aiuto, purtroppo questo fenomeno si sta allargando in diverse zone del Burkina Faso.

Abbiamo organizzato degli incontri qui al Centro don Orione per la formazione dei membri del nostro Istituto Secolare Maria di Nazareth, che attraverso il carisma, nella spiritualità di S. Luigi Orione, portano nelle realtà in cui vivono lo spirito dell’accoglienza di tutti senza distinzioni di culture, religione, razza o colore per una fraternità universale. Abbiamo già incontrato diverse persone e loro stesse hanno sottolineato quanto il carisma dell’accoglienza può aiutare a superare le divisioni, in particolare quelle dovute alle etnie che qui sono ancora molto presenti.

Siamo state con il Cardinale Mons. Philippe al Santuario di Yagma dove si è svolta la Via Crucis e poi la S. Messa in un clima di partecipato fervore, abbiamo potuto constatate con quanta devozione la gente prega, anche per ore, nonostante il caldo torrido. E siamo convinte che, come aveva detto il Cardinale in una intervista alla Radio Vaticana quando è venuto in Italia, l’arma migliore per salvare il Burkina Faso è la preghiera.

Il Paese è di maggioranza musulmana ma, almeno fino ad oggi, si vive una convivenza pacifica, nel rispetto reciproco delle varie realtà.

Per quanto abbiamo potuto vedere, nei nostri pochi spostamenti in città, la Chiesa cattolica con le sue varie realtà religiose e laiche è molto presente tra la gente, soprattutto con le opere di carità.

Ringraziamo ancora per la bella esperienza fatta nella Basilica del Laterano nella veglia missionaria e nell’incontro con il Vescovo “don Ben” al Vicariato.

A tutti il nostro fraterno saluto

Dina e Odette